In occasione dei tragici eventi in corso che riguardano lo scoppio della guerra tra la Russia e l'Ucraina, la nostra fondazione ha scelto di mettere in visione sul proprio sito web, il testo del saggio che Donatella Cherubini scrisse in versione italiana nel 2008 per le edizioni Essmoi.
Il saggio originale infatti uscì in inglese nel 2007 con il titolo: "Giuseppe Emanuele Modigliani from the paix quelconque to the Europeanisation of the League of Nations." In : Petricioli M., Cherubini D., Introduction de J. Bariéty, Collection "L' Europe et les Europes". Association internationale d'histoire contemporaine de l'Europe. Bruxelles, Peter Lang, 2007.
Sono riportate e analizzate con attenzione le valutazioni lucide e lungimiranti espresse da Menè per affermare la necessità per l'Italia di non intervenire nel conflitto della Prima Guerra Mondiale.
Infatti a differenza della maggior parte dei Partiti dell'Internazionale socialista, il Psi di cui Modigliani era un convinto protagonista, si dichiarò pacifista, e contrario all'intervento militare italiano, propugnandone una posizione di neutralità.
Ma la posizione pacifista di Giuseppe Emanuele Modigliani fu molto contrastata dagli avversari politici, arrivando ad accusarlo anche di "disfattismo antipatriottico".
Di sicuro la vocazione antimilitarista di Menè veniva da lontano e dalla conoscenza profonda dei danni immani che da sempre le guerre provocano e provocheranno nel mondo soprattutto ai civili, vittime comunque innocenti.
Mai come in questo momento, le Nazioni stanno affrontando lo stesso tragico pericolo, già vissuto nella Prima e nella Seconda guerra mondiale e per questa ragione ora crediamo possa essere di importante lettura e divulgazione il saggio che qui riproponiamo al pubblico degli studiosi.
Testo di Viviana Simonelli
Donatella Cherubini, Giuseppe Emanuele Modigliani dalla "paix quelconque" alla "europeizzazione della Società delle Nazioni, Roma, Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani, 2008
Per questo si battè sempre per una pace a qualunque costo "senza nè vinti nè vincitori"