La Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani (ESSMOI) e la Fondazione Giacomo Matteotti aderiscono all’appello che la Rete delle Università italiane per la Pace ha reso pubblico per esprimere solidarietà alle “studentesse di nazionalità iraniana iscritte presso gli atenei italiani e più in generale a tutte le donne iraniane e ai tanti giovani uomini iraniani che in questi giorni stanno coraggiosamente protestando”.
In Iran la protesta contro il regime dittatoriale e assassino di Raisi, partita in settembre da migliaia di giovani donne dopo l’assassinio di Masha Amini, ad opera della polizia religiosa, si è estesa nelle ultime settimane a persone di tutte le età, donne e uomini, in lotta per la libertà delle donne, condizione imprescindibile per la libertà di tutti.
Il nostro Paese, che tanto solidarizza con l’Ucraina devastata dalla guerra di aggressione della Russia di Putin, deve affiancare in questo momento a questa sacrosanta solidarietà quella con il popolo iraniano, che si avvia a realizzare una rivoluzione che ci auguriamo possa cambiare l’Iran e con esso il mondo intero. Un mondo che sempre più dimostra di non avere più paura, come sta mostrando anche la nascita di un movimento di protesta in Cina.
Rendiamo pubblica la situazione del popolo iraniano, facciamone oggetto di studio e riflessione nelle scuole e nelle università, proteggiamo e valorizziamo la diaspora degli studenti iraniani esiliati dal regime.
Facciamo nostra, perché è nostra, la lotta delle ragazze e dei ragazzi iraniani, del popolo iraniano che chiede libertà!
Leggi l’appello “Donna, Vita, Libertà”